La storia di questa ragazzina coraggiosa, mi ha sempre sconvolta sin da quando l'ho conosciuta sul libro di antologia delle mie scuole medie, l'ho sempre sentita così vicina a me, forse perché si chiamava Anna, forse perché il suo sogno era di quello di diventare una scrittrice proprio come me... Quello che so, è che il suo sogno si è avverato...lei è sopravvissuta nonostante la morte, nonostante l'olocausto... ancora oggi lei è il simbolo della libertà...non bastano poche pareti per intrappolare lo spirito dei sogni... Questo documentario è fatto veramente bene, vale la pena guardarlo PER NON DIMENTICARE MAI E PERCHÉ' NON ACCADA MAI PIÙ' NULLA DI SIMILE...Grazie Anna di esistere ancora nei nostri pensieri...sei tu la nostra memoria!
domenica 27 gennaio 2013
Giorno della Memoria...
Petali bruciati
nel vento caldo
della miseria umana...
Piccole orme in fila
verso l'abbraccio
di fuoco e cenere...
Canti di voci
innocenti,
gioiosi...
Piccole perle
che mescolandosi
all'aria
hanno dipinto
il cielo...
Affresco di
indelebile memoria...
Cantano ora
gli angeli...
Cantano
macchiando
l'anima di
scarlatta rugiada...
sabato 19 gennaio 2013
Un cammino verso se stessi
Cosa fare quando ogni cosa del vivere quotidiano ci infastidisce? Quando ci si guarda allo specchio e non si riconosce il proprio riflesso? Guardi quello sfatto estraneo che rivendica a gran voce di appartenerti...ma ti dici che è impossibile, perché ciò che hai dentro non collima con ciò che sei fuori...e anche quando ciò che si ha dentro diventa una scolorita voce estranea? Capita di sentirsi inadeguati persino nel silenzio della notte, sotto il calore rassicurante del proprio piumone, nonostante un brusio incessante ci corroda l'udito, gracchiando una stonata ninna nanna. In questi giorni leggo su Facebook che un'amica ha voglia di ritrovare se stessa partendo per un viaggio dello spirito a Santiago de Compostela ... e mi ritrovo a desiderare la stessa cosa, un cammino che mi insegni a sentire la voce di Dio, a sentire la mia voce oltre quel brusio...un cammino che vorrei mi portasse davanti uno specchio al quale posso finalmente sorridere e dire..."si sono proprio io"...credo che dopo 36 anni lo devo a me stessa...Probabilmente si...
giovedì 17 gennaio 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
Solo Sogni
Ancora cerco di capire perché stamattina io abbia riaperto gli occhi ritrovandomi in questa cupa e scolorita realtà che è la mia vita...Ecco, se dovessi descrivere la mia vita con pochi termini, userei "asettica" e in "bianco e nero". Stanotte ho fatto un sogno confuso, mi trovavo nel bel mezzo di un terremoto, però ero felice perché dentro questo marasma c'erano mia madre e la mia adorata micia, per un attimo ho potuto vivere di nuovo accanto a loro. Mia madre e il suo caldo abbraccio... mi sorrideva e mi diceva "ti amo più della mia vita stessa" e io la stringevo forte e benché mia madre sia sempre stata minuta di costituzione, mi sono sentita protetta, mi sono sentita come quando ero bambina e mi facevo coccolare dalla sua dolcezza discreta...Se ci fosse un modo per vivere nei propri sogni senza doversi svegliare, stanotte avrei dato qualunque cosa per poterlo fare...
domenica 13 gennaio 2013
La sindrome di Peter Pan
Forse è vero che ne sono affetta o forse no, però vorrei aver tanto conosciuto Peter quand'ero piccola e dirgli:
<< se proprio Wendy non vuole rimanere, porta me Peter!>> quanti dolori mi sarei risparmiata, quante inutili angosce, quanti affanni per cose inutili e superficiali. Oggi ho visto il film sull'autore di questa splendida storia, interpretato da un meraviglioso Jhonny Deep e un'altrettanto brava Kate Winslet. E' un film delicato e poetico, magico come l'anima di chi ha scritto di questo straordinario personaggio, che almeno una volta nella vita avremmo voluto conoscere tutti, nessuno escluso. Ecco in questo particolare momento della mia vita, l'unica cosa che vorrei fare è gridare come i bimbi sperduti :
<< Io credo nelle fate, lo giuro! lo giuro!>> fuggire via e seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino...vorrei davvero andare sull'Isola che non c'è...
venerdì 11 gennaio 2013
...
E’ triste guardarsi
allo specchio
e scoprire che non
riflette più la stessa immagine …
Inizialmente
t’invade una cupa indignazione …
Cieca rabbia …
Poi,
lenta ed inesorabile arriva l’onda …
L’onda di un’amara rassegnazione,
seppellisce
ogni vuoto, inutile
pensiero.
Fissi vitrea quell'immagine
che in tempi remoti
è stata la tua migliore amica,
confidente …
Schiudi le labbra
cercando di articolare parole,
suoni che cercano di
armonizzarsi con il flebile battito del cuore,
ma, l’unica cosa che
spezza
un silenzio privo di logica,
è un sibilo strozzato.
Un sibilo che beffardo
fa eco allo sciocco
stupore di uno
specchio ormai in
frantumi.
giovedì 10 gennaio 2013
Recensione
“Biancaneve e il Cacciatore”
Regia di Rupert Sanders
Cronaca di una serata persa
La recensione contiene spoiler, quindi
chi ha intenzione di vedere il film non vada oltre…
Una sera uggiosa in cui la noia spadroneggiava, fui
colta dalla brillante idea( poi rivelatasi malsana) di scaricare finalmente un
film che aveva attratto la mia curiosità…Biancaneve e il Cacciatore, ovvero
come far rotolare a ritmo di twist nella tomba i poveri fratelli Grimm. In ogni
caso, tutta felice e pimpante stanotte guardo scorrere i primi fotogrammi in
cui si narra che la regina tal dei tali in attesa del suo primo figlio,
passeggiando nel giardino innevato si ferisce con le spine di una splendida rosa
e guardando le gocce scarlatte sul candido manto erboso (tralasciamo la sua
evidente tendenza EMO) esclami :
‘’ Oh che belline…se avrò una figlia la voglio con
i capelli e gli occhi nerissimi e sottolineo nerissimi, la bocca scarlatta come
una rosa e la pelle candida come neve e la chiamerò Biancaneve’’ e cosa vediamo
quando finalmente arriva la principessina agognata e la vediamo cresciuta? Una
splendida bimba dai capelli lunghi e bruni, la pelle chiara e gli occhi VERDI,
dico VERDI…un verde smorto vero, ma pur sempre verde. Qui ho cominciato a
pensare che se ci fosse stato un sindacato fiabesco nell’aldilà i fratelli
Grimm ci sarebbero senz’altro andati, comunque non avevo visto ancora il
meglio… la storia procede con la morte della regina e il nuovo matrimonio del
re con una deliziosa e fragile(come un caimano) damigella salvata in guerra,
con problemi di rughe insistenti( Stardust e Michelle Pfifer docet). La
donzella in questione è niente popò di meno che la strabellissima Charleze
Theron (qui aprirei una parentesi sul come sia potuto apparire credibile che a
un certo punto della storia Kristen Stweart sia stata definita la più bella del
reame, non che non la trovi carina ma in questo film più che Biancaneve pare
Sciattaneve e poi la Theron è davvero troppo bella). Dunque la matrigna sposa
il re, lo uccide durante la prima notte di nozze( si chiamava re fortunello) e
stermina tutti nel reame, eccetto Biancaneve che fa rinchiudere in una torre
altissima( il regista in una crisi mistica credeva si trattasse di Rapunzel) e
pochi fedelissimi al defunto sovrano; il duca e il suo figlioletto William,
compagno di giochi di Fessaneve…ehm volevo dire Biancaneve…
Presto facciamo la conoscenza dello specchio
magico, un grosso disco d’oro (un vecchio gong probabilmente trafugato a Gengis
Khan) dal quale colando un liquido viscoso vien su una simil figura umana…
‘’ MMMM bello!’’ ho pensato ma che cavolo c’entra
con uno specchio? Mistero della fede e ce n’è voluta tanta per continuare la
visione, io però stoica e impavida sono andata avanti…Passano gli anni,
Biancaneve cresce e alla regina che fa tutti i giorni merenda con succose
fanciulle a cui succhia dalla bocca la giovinezza, stile Imhotep (chi ha visto
la Mummia capirà), viene detto che per avere la bellezza eterna dovrà prendere
il cuore della sua figliastra, così manda l’inetto fratello( un arcaico nino
d’angelo d’oltreoceano) a prenderla nella sua cella. Cosa scopre la nostra
eroina fuori da una finestrella? Ma un grosso chiodo arrugginito e sporgente
dalla parete…oh!!!! Stupore e cosa fa? Lo prende( giustamente in tutti quegli
anni non le è mai venuto in mente di affacciarsi e puff…vedi i casi del
destino!). Cretineve non ha velleità fabresche tranquilli, lo usa per sfregiare
l’inetto e darsela a gambe, sfoderando un coraggio degno di Rambo salta da un
dirupo nel mare in tempesta come fosse la pubblicità dell’olio cuore e si
salva. Trova su una spiaggetta un cavallo bianco( quello della Vidal in pausa
lavoro) appollaiato lì, senza un motivo, senza un perché, senza senso oserei
aggiungere e che fa? Lo prende e parte una scena di fuga e inseguimento degna
del Signore degli Anelli. Sembra, infatti, Arwen che fugge dai Nazgul per
salvare Frodo, stessa dinamica e inquadrature simili e poi che accade?
Biancaneve si impantana col cavallo e che fa l’infame? Scappa e lo lascia lì(da
denuncia alla LAV) e si addentra nella foresta nera. Un’incantevole landa
desolata piena di poltiglie e funghetti allucinogeni, tant’è che la nostra
deliziosa eroina comincia ad avere le visioni e io con lei… scorge qualche
dissennatore di harrypottiana memoria e qualche pipistrellone vampirico (qui
giuro di aver scorto negli occhi dell’attrice una palese confusione, per
un’istante avrà pensato ‘’Eddy ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?’’…) di
lì a poco Fattaneve fa la conoscenza del cacciatore assoldato dalla matrigna,
un bell’omino sexy tesserato al club degli alcolisti poco anonimi ma molto dichiarati.
I due fuggono insieme e fanno un patto: lui la condurrà dal duca e lei lo
pagherà profumatamente. Strada facendo chi ti vanno ad incontrare? Chi? Ma un
bel troll con la faccia caprina( e poi dicono che sono fissata col Signore
degli Anelli va beh!) e accade qualcosa che ha dell’incredibile, una scena che
sembra tratta dalla ‘’ Bella e la Bestia’’( il regista come al solito era molto
confuso, porello! Pure lui aveva toccato i funghetti!). Intanto in scena fa il
suo ingresso William a mio avviso di Loxley, ormai cresciuto e soffrendo di una
evidente crisi d’identità, come un novello Robin Hood scorrazza per i boschi
sfrecciando gente a destra e manca. Biancaneve e il caccialcolizzato giungono
al villaggio delle amazzoni, essì ci sono pure loro… qui lei fa amicizia con
una bambina e le intreccia una graziosa bambolina wodoo( il suo passatempo preferito
nella torre) però il villaggio viene messo a ferro e fuoco dal fratello inetto
della regina. William che si è intrufolato tra gli infamoni per un istante
incrocia lo sguardo col suo ammore eterno… il cacciasbronze e Neve fuggono
ancora (sai che novità) e vengono catturati da un gruppo di ladri, manigoldi e
sedicenti guaritori, ovvero i nani. I nani li portano nella radura delle fate (
mi aspettavo che da un momento all’altro balzasse fuori da un cespuglio Peter
Pan urlando ‘’io credo nelle fate, lo giuro! Lo giuro!’’…) qui la protagonista
con una sequenza degna delle Cronache di Narnia il Principe Caspian, fa la
conoscenza non di Aslan ma del grande cervo bianco (il papà di Bambi). La scena
mi ha moto ricordato quella del film fantasy ‘’Legend’’ con Tom Cruise, i più
datati(come me) lo ricorderanno. Riprendendo la narrazione, la matrigna cattiva
se ne sta con le mani in mano? Certoooo che no, quindi si trasforma in Robin
Hood e seduce Cretineve con una mela da far invidia alle marlene o alle melinda
e questa stramazza al suolo morta, mentre la cattiva si dissolve in una nuvola
di corvi neri( beh! Poteva mancare la citazione al film “Il Corvo”? Ma
suvvia!). Willy Robin Hood disperato bacia la sua amata ma tadàn..lei non si
sveglia, quindi il predestinato non è lui… Biancaneve viene portata nel
castello del duca e lì pianta da tutti, soprattutto dal cacciasbronze che
rimasto a vegliarla che fa? Ubriacandosi, le fa un cazziatone assurdo ( e poi
dicono che siamo noi donne ad essere pesanti), quindi la bacia…tadàn, lei si
sveglia (Come d’Incanto insegna) e ti pareva aggiungo…. Povero Willy, già
cornuto prima del tempo. A questo punto Fessaneve diventa agguerritissima e
dopo ave fatto un discorso al suo popolo degno di Aragorn ne “ Il Ritorno del
Re’’, si traveste da Giovanna D’Arco e parte con uno sparuto esercito per
riconquistare il suo regno. Impavida lotta e combatte come un vero mastro
spadaccino (chissà forse aveva fatto allenamento di notte) e… ma vi risparmio
il finale, lascio a voi la scoperta di quello che per me è stata una delle più
grosse porcherie cinematografiche dell’anno passato. Il regista Sanders ha
messo insieme pezzi di film che gli piacevano particolarmente e gli ha dato
un’atmosfera dark. Kristen Stewart sembrava un pesce fuor d’acqua e si vedeva
che il suo personaggio l’annoiava… salvo solo Charleze Theron che nel ruolo
della regina cattiva ha eclissato tutti e il film se acquista dignità è solo
grazie a lei… bene fine del delirio e ora non mi resta che vedere quello con
Julia Roberts ;-) ormai se devo farmi male che sia fino in fondo….
Iscriviti a:
Post (Atom)