In questo giorno
inondato da un sole prepotente,
mi specchio nel
confuso mare della mia solitudine
attrice protagonista da
ormai troppo tempo e mi cullano
dolci e amari i ricordi di te.
Il tuo sguardo malinconico che ora ho fatto mio,
il tuo sorriso
timido e pudico…
Le tue mani sottili e curate,
quelle mani dentro le quali
mi sono persa fiduciosa da bambina…
La tua voce, un sussurro di vento…
Raccontava di mondi onirici che non avevi vissuto…
Ora comprendo quella farfalla rimasta
intrappolata nel marcio bozzolo che l’ha corrotta…
Ora mentre questo sole inopportuno annuncia
la primavera, comprendo che il mio riflesso
non è altri che il tuo…